Un ventiquattrenne investe 3 ciclisti albanesi che stavano andando al lavoro nei campi nel Napoletano e fugge: uno, Deda Bexhet, 26enne, muore e gli altri due finiscono in ospedale. L’investitore poi si ferma, ma solo per cambiare uno pneumatico dell’auto risultata con motore truccato. I carabinieri identificano e arrestano il pirata dal carrozziere dove si era recato per controllare lo stato dei lavori di riparazione del mezzo. È accaduto a Giugliano lunedì 24 settembre scorso alle 6 del mattino ma se ne ha avuto notizia oggi.
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Una vicenda che l’avvocato penalista Piergiorgio Assumma, presidente dell’Onvos (Osservatorio nazionale per la tutela delle vittime di omicidio stradale), commenta così: «Come Osservatorio stiamo portando avanti la proposta di riforma di legge, affinché si preveda secondo il nostro codice di procedura penale il prelievo coattivo del sangue, per accertare lo stato di alterazione. Ciò rappresenta una garanzia di repressione di questo fenomeno, che costituisce buona percentuale degli omicidi stradali». E parlando del caso aggiunge: «Sicuramente il giovane 24enne sarà giudicato per omicidio stradale, con una pena che sarà aumentata fino al triplo, viste anche le lesioni riportate dagli altri due ciclisti».
«Bisognerà stabilire, poi, dai rilievi sul posto se è possibile contestare anche una delle aggravanti, inerenti a esempio il superamento di determinati coefficienti di velocità su circuito urbano/extraurbano oppure per sorpasso o passaggio con semaforo disposto a rosso» conclude il presidente dell’Onvos.